dal: 25-10-2016 al: 30-10-2016
Terminato
Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano
Tel: 02 72434258
Orari:

giovedì-mercoledì-venerdì-sabato ore 20:00

domenica ore 16:00

Prezzi: € 22-11 + prevendita €

Calcola percorso

SCHEDA SPETTACOLO: DRAMMATICA ELEMENTARE

Stagione 2016-2017
Di Diego Dalla Via e Marta Dalla Via
Regia di Diego e Marta Dalla Via
Cast Diego e Marta Dalla Via
Una produzione Fratelli Dalla Via
Recensione di: Claudia Cannella Voto 2.5

Con quel loro italiano dalle sprezzature venete, i Fratelli Dalla Via ci hanno piacevolmente abituato a caustiche analisi “sociali” di un Nord-Est in declino esemplificato da feroci dinamiche familiari. In questo loro ultimo lavoro, Drammatica Elementare escono da quelle geografie dell’anima e, pur senza rinunciare allo schema di fratello-sorella enfants terribiles, giocano a costruire un dissacrante abbecedario contemporaneo in forma di brevi racconti.
Con una tuta arancio da Guantanamo si presentano come bambini giganti in una sorta di aula arredata con banchini, seggioline e due busti anatomici, pronti a sferrare un vero e proprio attentato all’alfabeto. Alunni intelligenti ma indisciplinati, giocano a rinominare il mondo servendosi di tautogrammi, acrostici e palindromi. Ogni lettera apre mondi e problemi: A come attacco all’America, C come Chiesa; G come Grande Guerra; I come impresa, inglese, internet; M come mangiare e come tutte le ossessioni legate al tema dell’alimentazione; N come nonni e nostalgia del passato e dell’infanzia; O come Oriente e Occidente; P come politica e via di seguito.
Un gioco pieno di arguzia e di sintesi davvero folgoranti, ma in piccole dosi. Il problema è che tutte queste micro storie rimangono segmenti a se stanti, alla lunga ripetitivi. Data un’idea bella e originale, quel che manca è una solida drammaturgia che riesca ad amalgamare il tutto, costruendo un percorso che superi il limite dell’esercizio di stile di gusto vagamente dadaista.
La morale della favola di questi Hansel e Gretel del terzo millennio e del loro frullato lessicale parrebbe essere che l’utopia nascosta in ogni essere umano sia il poter vivere giocando. Desiderio sacrosanto. Ma, come dice un proverbio cinese, «se si deve giocare, bisogna decidere tre cose in partenza: le regole del gioco, la posta in gioco e la durata».