dal: 06-03-2018 al: 11-03-2018
Terminato
Via Filodrammatici, 1, 20121 Milano
Tel: 02 3672 7550
Orari:

lunedì/ CHIUSURA
martedì/ 21.00
mercoledì/ 19.30
giovedì/ 21.00
venerdì/ 19.30
sabato/ 21.00
domenica/ 16.00

 

Prezzi: 8 < 20 €

Calcola percorso

SCHEDA SPETTACOLO: COME IL CANE SONO ANCH’IO UN ANIMALE SOCIEVOLE

Stagione 2017-2018
Di creazione collettiva di Emanuele Aldrovandi - Marco Maccieri - Angela Ruozzi - Luca Cattani - Cecilia Di Donato - Marco Merzi e tratto da "La peste Scarlatta" di Jack London
Regia di su un progetto di spettacolo di Massimo Navone
Cast Cecilia di Donato, Luca Cattani, Marco Maccieri e Marco Merzi
Una produzione Centro Teatrale MaMiMò
Voto 0

Note di presentazione

Come il cane sono anch’io un animale socievole e ho bisogno dei miei simili è il pensiero martellante che spinge il protagonista, dopo tre anni vissuti in solitudine assoluta, ad abbandonare la sicurezza del luogo in cui cibo e acqua gli erano garantiti per lanciarsi alla disperata ricerca di qualche possibile sopravvissuto. Un uomo da solo non ha senso d’esistere e la civiltà è il risultato del cammino nei millenni di una moltitudine di uomini ognuno diverso dall’altro.

Nel 1912 Jack London scrive ‘La peste scarlatta’ sperimentando uno dei primi prototipi di narrativa ‘post-apocalittica’. Ambientata nel 2070, la storia narra le conseguenze devastanti di un’epidemia di proporzioni mondiali che nel 2013 ha sterminato l’umanità, facendo regredire in breve tempo le condizioni di vita dei pochissimi sopravvissuti sul pianeta ad uno stadio semiprimitivo.
Il protagonista della vicenda è un vecchio professore di storia che cerca di raccontare ai suoi giovani nipoti ‘neoselvaggi’ l’epopea tragica di cui è forse uno degli ultimi testimoni viventi. Ma i ragazzi stentano a seguirlo. Il suo linguaggio colto e ricco di vocaboli suona loro bizzarro e spesso incomprensibile, abituati come sono ad una comunicazione elementare, esclusivamente funzionale alle necessità fondamentali della sopravvivenza quotidiana.  La speranza di poter consegnare loro una traccia di memoria su cui iniziare a ricostruire il futuro di una nuova civiltà comincia a venir meno nella mente del Professore. Quale sarà allora il destino di questo campione di umanità casualmente sopravvissuta? Sarà per forza condannata a ripercorrere per secoli le tappe e gli sbagli delle generazioni che l’hanno preceduta e della cui esperienza si è perduta la memoria?

L’idea dello spettacolo – creazione collettiva di Emanuele Aldrovandi, Marco Maccieri, Angela Ruozzi , Luca Cattani, Cecilia Di DonatoMarco Merzi, su un progetto di spettacolo di Massimo Navone – non è quella di mettere in scena un adattamento teatrale del racconto, ma di coinvolgere il pubblico in un’esperienza partecipata e ‘interattiva’. Ricreando attraverso il gioco e la suggestione del teatro alcune delle situazioni di maggiore intensità drammatica immaginate da London, gli attori chiederanno al pubblico di prendere posizione rispetto a dinamiche relazionali, comportamenti, reazioni emotive, scelte strategiche, e saranno pronti a sviluppare l’azione in un senso o in un’altro in base alle risposte ricevute, sperimentando circostanze ed esiti diversi di serata in serata.

“La condanna di chi non rammenta il passato è replicarlo, la condanna di chi lo ricorda è vederlo replicare senza poter fare nulla per evitarlo”, sembra essere questa la dolorosa conclusione, ma la fiducia che la “meraviglia incomparabile della civiltà saprà ad ogni modo risorgere” non abbandona mai il vecchio narratore.

Il Centro Teatrale MaMiMò, giovane realtà reggiana in forte crescita nel panorama teatrale italiano, torna sul palcoscenico del Teatro Filodrammatici dopo il successo di pubblico avuto con Homicide House nella stagione 2015/2016.