dal: 12-12-2016 al: 18-12-2016
Terminato
Corso Magenta, 24
Tel: 02 80 55 882
Orari:

lunedì riposo
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato ore 21:00
domenica ore 17:00

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SCHEDA SPETTACOLO: CLEOPATRÀS

Stagione 2016-2017
Di Giovanni Testori
Regia di Mino Manni
Cast Marta Ossoli
Una produzione Manni/Ossoli
Recensione di: Arianna Lomolino Voto 2

Se Erodiade nei Lai di Giovanni Testori rappresenta il Purgatorio dantesco, Cleopatra è una delle anime lussuriose, ed è la voce di Carmelo Bene, che legge il V Canto dell’Inferno, ad aprire la Cleopatràs diretta da Mino Manni. In apertura lo spazio è pervaso da un sottofondo di bufera, e nell’oscurità della scena Cleopatra compare lentamente in un angolo, avvolta di una stola rosso vivo. Inarrivabile e altera si para davanti a un pubblico ammutolito in attesa della storia che racconterà Cleopatràs, prostituita lombarda che rimpiange l’amato Tugnàs.
Nel raccolto spazio della Cavallerizza la bravura di Marta Ossoli non riesce però a risalire da quelle impure profondità, nonostante l’accuratezza della recitazione. Il pastiche testoriano non ha a che fare solo con il linguaggio, ma con la fusione emotiva e carnale di lirico e ignobile. Nella recitazione di Ossoli manca proprio la sensualità tragica che caratterizza i “mostruosi” personaggi del drammaturgo di Roserio, mancano lo sberleffo nei confronti dell’atrocità e l’amarezza del riso.
Manni lascia molto spazio alla performance, lavorando per sottrazione e in precisione, forse estrema nell’incedere sul buio e nei silenzi. La scena è vuota con una sola scala al centro, perno e supporto ai movimenti dell’attrice, ora anche utile paravento per le modifiche di costume.
Le premesse in questa pièce non mancano, ma allo stesso modo non bastano voce piena e sicurezza sul palcoscenico, neanche se ci si strappa le vesti. Testori di per sé è un azzardo, e sceglierlo è senz’altro sintomo di una tensione artistica che cerca espressione e forma, ma in questo caso si poteva azzardare meglio.