dal: 14-11-2016 al: 20-11-2016
Terminato
Via Ampère, 1, 20131 Milano
Tel: 02 2668 1166
Orari:

martedì – sabato: 20:45
domenica: 16:00
lunedì: riposo

Prezzi: 11 < 22 €

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SCHEDA SPETTACOLO: BEYOND VANJA

Stagione 2016-2017
Di Antonello Antinolfi e Francesco Leschiera
Regia di Francesco Leschiera
Cast Alessandro Macchi, Ettore Distasio, Giulia Pes, Matteo Ippolito e Sonia Burgarello
Una produzione Teatro Del Simposio
Recensione di: Fausto Malcovati Voto 3.5

Odore d’autunno. Foglie morte sul pavimento che gli spettatori calpestano sedendo al loro posto. Al centro un tavolo dove si mangia tra piatti di plastica, teiera della nonna e candelieri d’argento. L’ieri e l’oggi. Francesco Leschiera e Antonello Antinolfi hanno ripensato Zio Vanja di Cechov e sono andati oltre. Appunto, Oltre Vanja.
Cinque personaggi invece di otto: via maman, via la balia, via il professore. Quel che resta regge? Sì, regge.
Il professore è lo stesso al centro di tutti i discorsi, di tutti i rapporti. Ma lui non c’è. In fondo è una citazione ambulante, lo si può tradurre in parole scritte, come alla fine del terzo atto: invece di concionare alla famiglia, scrive una lettera che viene letta da Vanja. L’attenzione di Leschiera e Antinolfi si concentra su Vanja, un perdente, un frustrato, un incapace. Uno di noi. Vita grama, nessuna prospettiva, l’eterno tran-tran dell’amministrazione di una tenuta che rende una miseria. Leschiera lavora con gli attori in modo interessante, rovescia molti cliché: Vanja è esasperato ma senza isteria, Sonja è introversa ma senza compiacimento, Astrov è ilare, leggero, infantile senza eccesso, Elena è svagata senza narcisismo. C’è, nella resa dei personaggi, una singolare naturalezza. La vita è così, come la vivono Sonja e Vanja, Astrov ed Elena.
C’è intelligenza, semplicità, energia nel lavoro di questi attori, tutti bravissimi. Tranne che nella prima scena del secondo atto (a mio parere troppo agitata, sopra le righe: Elena che al posto del professore parla con il fantasma di Vanja), tutto il resto è calibrato, mai compiaciuto. Un bel passo avanti nel modo di leggere Cechov oggi.