dal: 27-12-2016 al: 08-01-2017
Terminato
Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Tel: 02 599951

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SCHEDA SPETTACOLO: BAD AND BREAKFAST. La casa felice

Stagione 2016-2017
Di Rosario Lisma
Regia di Rosario Lisma
Cast Andrea Narsi, Anna Della Rosa, Marco Balbi e Rosario Lisma
Una produzione Teatro Franco Parenti
Recensione di: Diego Vincenti Voto 2

UNA DEBOLE COMMEDIOLA SULLE DISGRAZIE DELLA VITA

A un certo punto i quattro protagonisti si siedono per una partitina a carte. Uno scopone. È Bad and Breakfast. Occasione ghiotta. Per spingere verso battute e doppi sensi. Ci sono perfino le barzellette sui carabinieri. Mancano solo Alvaro Vitali e Bombolo, loro sì grandi cuori stracult. Ma, si sa, uno spettacolo non lo si giudica da una scena. Ci mancherebbe. Che poi a volte bastano piccole astuzie registiche per non deragliare troppo. È invece proprio nel suo complesso che delude la nuova produzione di Rosario Lisma.
Sala piena, repliche aggiunte in corsa, grandi applausi: funziona. Ma cosa rimane? Di cosa stiamo parlando? Di una coppietta che vive in casa coi genitori di lui, un po’ per pigrizia, un po’ per stupidità. Sognano talmente tanto di aprire un B&B in quell’appartamento, che stanno teorizzando di farli fuori per l’eredità.
Ma il destino arriva prima di loro. O così sembra. Neanche il tempo di esultare come Inzaghi dopo un gol, che aprono in quattro e quattr’otto la nuova attività, iniziando a ospitare un carabiniere e il notaio. Già, perché nel frattempo la città si è allagata e non ci si muove più. Seguirà valzer di equivoci, sospetti, avvelenamenti parashakespeariani e colpi di scena. Gli escamotage narrativi, per rendere il tutto plausibile, sono risibili. Forse meglio scostarsi dalla realtà e leggere la parabola, i simboli. Ma c’è da dire che ‘sti due citrulli non rappresentano niente e nessuno. La miseria è altra cosa. L’odio pure, figurarsi il cinismo. Non è roba per mezze macchiette, ingranaggi di un meccanismo che si pone un unico obiettivo: un montón di risate. Intelligente l’allestimento, agile nel trasformarsi nei differenti ambienti. Precisi e caratterizzanti gli interpreti, a loro agio, divertiti, con Lisma che si ritaglia il monologo più intenso.
Incomprensibile la lunga durata spalmata su due atti. In sintesi una commediola. Va benissimo. Se non fosse che ci si aspetterebbe un filo di profondità in più da questo mondo (teatrale). E dai suoi autori migliori. O almeno da quelli che funzionano.