dal: 22-02-2017 al: 27-02-2017
Terminato
Via Gaudenzio Ferrari, 11, 20123 Milano
Tel: 02 832 3156
Orari:

Lunedì, giovedì, venerdì h. 21.00 (riposo martedì).

Mercoledì, sabato h. 19.30.

Domenica h. 17.00.

Prezzi: 9 < 18 €

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SCHEDA SPETTACOLO: AUTODIFFAMAZIONE

autodiffamamzione-milanoinscena
Stagione 2016-2017
Di Peter Handke
Regia di Werner Waas
Cast Lea Barletti e Werner Waas
Una produzione Compagnia Waas/Barletti
Recensione di: Nicola Viesti Voto 3

Autodiffamazione, il vertiginoso testo di Peter Handke, è stato scritto nel 1966 all’età di ventiquattro anni. Non aveva potuto quindi lo scrittore austriaco avere coscienza del periodo bellico ma certo era stato spettatore delle non facili fasi successive dalla parte degli sconfitti. Protagoniste due figure, un uomo e una donna, che cercano nell’eccesso o in una raggelante banalità, un percorso di vita possibile o più semplicemente la possibilità di un dialogo. Di questo testo bello e difficile – non solo per lo spettatore ma anche per gli interpreti che spesso non hanno appigli, non possono fidare in una qualche consequenzialità – Werner Waas, con Lea Barletti, ha tratto uno spettacolo di grande rigore e fascino inconsueto e severo. Waas, dopo un lungo soggiorno in Italia, si è ormai stabilito, con la sua compagna di vita e di palcoscenico, a Berlino. Scelta appropriata poiché la messinscena pare avvalersi di un respiro autenticamente internazionale pur nel suo acceso minimalismo. Allo spiazzante lungo inizio, in cui i due magistrali interpreti completamente nudi – in tempi di inflazione di nudo in teatro questo di Autodiffamazione è carico di silenziosa, deflagrante, presenza – si pongono di fronte al pubblico, segue una vestizione che dà inizio al fluire del testo, quasi fosse necessario indossare con gli abiti anche le parole. L’uomo predilige la lingua tedesca, debitamente tradotta sullo sfondo, mentre la donna si esprime in italiano, tradotto in tedesco. Un espediente per rendere la rappresentazione esportabile nei Paesi di origine degli attori ma anche la sensazione di operare un ulteriore sdoppiamento, di fornire ad Autodiffamazione un acre respiro contemporaneo privo di confini.