dal: 22-04-2015 al: 30-04-2015
Terminato
Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Tel: 02 599951

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SCHEDA SPETTACOLO: AMLETO

Stagione 2014-2015
Di Angelo Pedroni e Francesca Pennini
Regia di Francesca Pennini
Cast Angelo Pedroni, Carmine Parise e Stefano Sardi
Una produzione CollettivO CineticO e Teatro Franco Parenti
Recensione di: Matteo Antonaci Voto 3

Un afflato consapevolmente goliardico anima l’Amleto di CollettivO CineticO, compagnia sui generis guidata dalla mente di Francesca Pennini. Dopo <Age>, il gruppo continua la sua preziosa ricerca sul rapporto tra macchina scenica e gioco, regolamentazione e aleatorietà, portando alle estreme conseguenze alcune maniacali intuizioni già osservate nei precedenti lavori.

L’Amleto di CollettivO CineticO, infatti, è affidato totalmente a chi lo partecipa: quattro comuni mortali che hanno deciso di prendere parte a un concorso per aggiudicarsi il ruolo dell’eroe tragico solo per una sera (con tanto di premio in denaro). Uniche informazioni date prima dello spettacolo ai candidati sono le regole del gioco mentre ad avere in mano il loro destino è il pubblico chiamato ad approvare o disapprovare le loro esibizioni attraverso l’applauso (un applausometro ne capta l’intensità trasformandola in valore numerico e determinando la morte di un concorrente dopo ogni manche). Ma Amleto non è solo il pretesto per una virata al “divertentismo”. È piuttosto una condizione, una trappola, una prigione all’interno di un dispositivo dispotico e tirannico.

In un Hamlet Got Talent vicino al triviale per attori e registi di sorta pronti a varcare la soglia dello spettacolo dal vivo, CollettivO CineticO individua rimasugli di un immaginario capace di far sopravvivere Amleto alla sua interpretazione e alla sua stessa messa in scena. In questa gamification del tragico, che scompone e ricompone i codici del teatrale, la scena è chiamata ad affrontare la sua stessa regolamentazione e ad affermarsi nonostante l’inettitudine dell’eroe che la abita. Nessuna azione, nessuna Ofelia o Gertrude è più forte dell’ingranaggio, del meccanismo matematico che determina vita e morte (essere o non essere), della competizione nella sua più volgare natura e dell’aleatorietà attraverso la quale l’immagine di Amleto emerge e si plasma, come fantasma, sulla biografia dell’interprete eletto. Non è un caso se i momenti più interessanti dello spettacolo sono quelli in cui tale meccanismo risulta affilato e pulito più che cinico, razionale e invariabile più che spietato. Qui il testo shakespeariano riesce a diventare riflessione metalinguistica sulla performance e non narrazione crudele di un gioco fine a se stesso.

 

Guarda il trailer dello spettacolo nella gallery.