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SCHEDA SPETTACOLO: After Miss Julie

Nella nuova produzione del Teatro Franco Parenti, After Miss Julie, riscrittura di Patrick Marber de La signorina Julie di August Strindberg, Lino Guanciale costruisce un tormentato personaggio, complesso, completamente differente da quelli delle fiction che interpreta in televisione. Conferma , infatti, le sue doti di attore anche teatrale nel caratterizzare ora con ironia, ora con drammaticità, ora con indifferenza e crudeltà Gianni, autista e capo della servitù di una famiglia benestante di Milano. L’azione viene trasferita dall’Inghilterra di metà Novecento, dell’adattamento di Marber, alla notte del 29 aprile 1945, durante i festeggiamenti per la liberazione del nazifascismo, così da essere più coinvolgente per il pubblico italiano. Gianni è completamente soggiogato al suo padrone, il padre di Giulia, che non compare mai in scena, ma incombe attraverso lo squillo del telefono, con cui lo comanda e appare sempre presente nei racconti e nei riferimenti. Inoltre, Gianni viene sedotto dalla signorina Giulia, interpretata con sicurezza e padronanza dei mezzi espressivi da Gabriella Pession: è determinata nel mostrare il suo carattere deciso, come quando urla contro Gianni tutta la sua rabbia, ma è anche fragile, quando mostra di esserne innamorata e non solo di giocare con le sue arti seduttive per fare presa su un suo sottoposto. Infatti gran parte della vicenda è finalizzata a mettere in luce come le differenze sociali pesino sui rapporti umani dell’epoca così che Gianni, pur essendo da sempre attratto da Giulia, abbia paura delle reazioni del padre e si sia fidanzato, come consono al suo ruolo, con la cuoca Cristina, Roberta Lidia De Stefano, che pur di sposarlo accetta anche il tradimento, ferma nella sua ottica perbenista. Giampiero Solari scandaglia la psicologia dei personaggi che mostrano di avere sentimenti confusi e contraddittori e calibra l’allestimento così da alternare momenti di estrema tensione e crudezza, come quando più volte si assiste a spargimenti di sangue, a momenti toccanti, come quando Guanciale, con delicatezza e poesia, ricorda la prima volta in cui, da bambino, si è invaghito di Giulia sapendo di poterla osservare solo a distanza, tenendo alta la suspense fino al finale inatteso.