Lunedì: riposo
Mercoledì, giovedì, sabato: ore 20.30
martedì e venerdì: ore 19:30
Domenica: ore 16.00
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SCHEDA SPETTACOLO: SPIRITO ALLEGRO
Uno spettacolo che sa di antico: è Spirito allegro di Noël Coward, tradotto da Masolino D’Amico, con Leo Gullotta a fare da protagonista nei panni di uno scrittore che, per la stesura del suo ultimo romanzo, organizza una seduta spiritica invitando una medium (Betti Pedrazzi). La situazione sfugge di mano e dopo la seduta, lo scrittore e la seconda moglie, Ruth (Federica Bern), si ritrovano a dover convivere con lo spirito beffardo e dispettoso della prima moglie, Elvira (Valentina Gristina), morta qualche anno prima e decisa a riprendersi in tutti i modi il marito che l’ha rimpiazzata con un’altra.
Qualche spassoso equivoco dovuto alla presenza del fantasma movimenta la trama della commedia dal misurato british humour. Già il testo risente del tempo, metten-do in scena un’umanità che non ha altri pensieri se non passare la serata tra drink e vuote, sebbene raffinate, conversazioni. E se il testo risente del tempo, non va certo meglio con la messa in scena affidata alla regia di Fabio Grossi, il cui tentativo di modernizzazione è delegato al video mapping che rende visibili l’allegro spiritello che circola per casa. Peccato però che il video mapping, di dubbio gusto estetico, non fa altro che rendere più banali le ridondanti e descrittive scenografie di Ezio Antonelli. Se un elemento di fascino doveva esserci nel testo era il comparire e scomparire di questi spiriti e qualche effetto teatrale legato alla loro presenza.
La digitalizzazione delle scenografie e una regia silenziosa che non riesce a cogliere nessuna sfumatura insita nel testo spengono il brio di questa leziosa commedia. Non basta a salvare il tutto l’abilità degli attori (a completare il cast Rita Abela, una comica serva, Chiara Cavalieri e Sergio Mascherpa, la signora e il signor Bradman) certamente bravi, ma sacrificati in uno spettacolo, che manca di idee, di ritmo, di forza comica