dal: 22-05-2018 al: 27-05-2018
Terminato
Via Privata Hermada, 8, 20162 Milano
Tel: 02 6420761
Orari:

Martedì – sabato ore 20.30
Domenica ore 17.00
Lunedì riposo

Da maggio:

Lunedì – sabato ore 20:30, Giovedì ore 19.30, Domenica riposo

Prezzi: 9 < 15 €

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SCHEDA SPETTACOLO: IO SANTO TU BEATO

Stagione 2017-2018
Di Bebo Storti e Renato Sarti
Regia di Renato Sarti
Cast Bebo Storti, Delma Pompeo e Renato Sarti
Voto 0

Note di presentazione

Renato Sarti affronta, attraverso gli elementi della Commedia dell’Arte e della maschera, una tra le più grandi tematiche di ogni tempo: la discrasia fra coloro che, in nome della fede e della spiritualità, prestano quotidianamente la loro opera nel sociale e i vertici della gerarchia ecclesiastica. Pio XII e Padre Pio si incontrano in un ipotetico aldilà. Il primo parla un latino maccheronico e ha in testa un copricapo a forma di cupola di San Pietro, il secondo si esprime in dialetto pugliese e non si separa mai dai suoi peperoni fritti. Dapprima i due rievocano alcune pagine delle storia della Chiesa: inquisizione, crociate, vita dissoluta di alcuni papi, discriminazione verso le donne, recenti casi di pedofilia. Nel frattempo scoprono che – siccome Papa Giovanni Paolo II ha fatto 482 santi  e 1338 beati – l’accesso al Paradiso al momento è intasato ed è rimasto disponibile un solo posto. Dopo i convenevoli di rito, tra i due si scatena una contesa senza esclusione di colpi.Ben sapendo che la farsa è uno dei rivelatori più sensibili della realtà, l’obbiettivo dello spettacolo non è attaccare un sentimento profondo come quello della fede, ma piuttosto analizzare criticamente il rapporto spesso contraddittorio tra gli uomini di Chiesa che operano nel sociale e sono in prima linea fra gli ultimi della terra e i vertici della gerarchia vaticana. In scena, oltre ai protagonisti Renato Sarti (Pio XII) e Bebo Storti (Padre Pio), ci sono la cantante Delma Pompeo e la band Riddle, mentre Daniele Luttazzi presterà la sua voce per le notizie di Radiomariacensura; le musiche originali sono di Carlo Boccadoro e le scene di Carlo Sala.