dal: 15-11-2016 al: 20-11-2016
Terminato
Via Rivoli, 6, Milano
Tel: 848 800 304
Orari:

Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16.

Prezzi: 12 < 32 €

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SCHEDA SPETTACOLO: MILITE IGNOTO. Quindicidiociotto

Stagione 2016-2017
Di Mario Perrotta
Regia di Mario Perrotta
Cast Mario Perrotta
Una produzione Archivio Diaristico Nazionale, dueL, La Piccionaia e Permàr
Recensione di: Giuseppe Liotta Voto 3.5

Le vicende riguardanti il primo conflitto mondiale sembrano suscitare nuovo interesse e sollecitare  i nostri più sensibili artisti. Così Mario Perrotta, si immerge, dopo il trittico dedicato al pittore Antonio Ligabue, in una nuova avventura dedicata al “milite ignoto” della Grande Guerra.
Due i  momenti programmati: il primo, Prima guerra – quattordicidiciotto e questo Milite ignoto quindicidiciotto  dall’esito incantatore e avvincente.
Nel film Torneranno i prati il grandissimo Ermanno Olmi narra di un manipolo di  disorientati soldati immersi in una natura di ammaliante crudeltà che è assoluta protagonista e testimone immoto di atrocità e speranza per l’avvenire. Perrotta sembra percorrere il cammino inverso riportando al centro del racconto l’uomo, con le sue  paure e debolezze, un soldato perso in qualcosa di più  grande che spesso non riesce a comprendere ma che affronta con suprema dignità.
Per farlo lavora sui linguaggi, su di una babele di dialetti che sembrano  rincorrersi, fagocitarsi e poi acquietarsi cercando il senso delle parole come se solo quelle potessero sorreggere i corpi fatti carne da macello. I primi venti minuti dello spettacolo sono pura emozione. Una tenue luce azzurra colpisce l’interprete che sembra medium, tramite di fantasmatiche visoni create, più che  dall’affastellarsi spesso indecifrabile delle frasi, dal  puro suono cadenzato su di un ritmo destinato a infrangersi sul fragore dello scoppio dei mortai.
Poi sembra che l’autore voglia dirottare dall’emotività alla razionalità il suo racconto e allora ecco farsi avanti i molti personaggi, i tanti militi con le loro “piccole storie” . Ed è fango e sangue, speranza e paura, amicizia e sconfitte, mentre l’Italia degli ultimi è fotografata nei ricordi e nelle memorie. “Piccole storie” di  ragazzi, di giovani sbattuti al fronte nel nome di una  patria che stentano a riconoscere, di un nemico invisibile tanto simile a loro, vicende capaci – come sottolinea  lo strepitoso protagonista – «di gettare altra luce  sulla grande storia».

Nicola Viesti