dal: 07-10-2014 al: 12-10-2014
Terminato
Via Rovello, 2, Milano
Tel: 848 800 304
Orari:

Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16.

Prezzi: 12 < 32 €

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SCHEDA SPETTACOLO: Intrigo E Amore

Stagione 2014-2015
Di Friedrich Schiller
Regia di Lev Dodin
Cast Alexander Zavialov, Danila Kozlovsky, Ekaterina Tarasova, Elizaveta Boyarskaya, Igor Chernevich, Igor Ivanov, Ksenia Rappaport e Tatiana Shestakova
Una produzione Maly Drama Teatr di San Pietroburgo
Recensione di: Claudia Cannella Voto 5

Tragedia politica o dramma borghese ante litteram in bilico tra Illuminismo e Romanticismo, Intrigo e amore, per quanto più frequentato dalla lirica (la verdiana Luisa Miller) che dalla prosa, è, tra i drammi di Schiller, uno dei più belli nella sua crudele limpidezza. Ed è proprio una delle sue facce, cioè la struttura da “parabola illuminista” che, asciugata all’osso la vicenda, pare interessare Lev Dodin, tornato trionfalmente al Piccolo con il suo Maly Drama Teatr di San Pietroburgo dopo tre anni di assenza. In poco più di due ore, la tragica storia d’amore tra Ferdinand, nobile figlio del Presidente von Walter, e Luise, figlia del borghese maestro di musica Miller, prende la strada di un’amara riflessione sulla corruzione e sul potere, che si riverbera sinistra sull’oggi, russo e non solo. Ma c’è anche, in bella evidenza, uno scontro fra generazioni dove nessuno esce vincitore.

A contrastare i sentimenti che uniscono i due giovani è, infatti, il padre di lui, appunto corrotto e assetato di potere, che, per ragioni di interesse, vuole vedere Ferdinand sposato con Lady Milford, potente cortigiana favorita del Duca. Alla lunga scena d’amore iniziale tra Ferdinand e Luise, bellissima nel suo essere senza parole, segue l’incontro tra lui e il padre, autoritario e impenetrabile. Il primo ha studiato all’estero, è una sorta di Amleto pieno di nobili ideali e forse un po’ troppo idealista, il secondo appartiene alla vecchia guardia, pronto a sacrificare la felicità del figlio per garantirsi il potere.

Intanto la scena si popola lentamente di tavoli, che sono letti d’amore e di morte per i due ragazzi, scrivanie dell’autorità, tavole per un mortifero banchetto di nozze e passerelle per le apparizioni di Lady Milford, a cui il magnetico (e magnifico) allure di Ksenia Rappoport conferisce ironiche movenze da figurina di un carillon. In fondo anche lei, scaltra ma di buoni sentimenti, viene usata dal bieco Presidente che, per completare la sua nefasta opera, costringe Luise a scrivere una lettera d’amore all’infido consigliere Wurm (nome che non a caso significa “verme”), pena la morte dei genitori. Ferdinand non crede più a Luise, che a sua volta non sopporta di avergli mentito ed è ormai convinta che il loro amore non avrà futuro. Lui è stolido nei suoi ideali di purezza, incapace di ascoltare, lei è delusa e disillusa. Sembra quasi lasciarsi avvelenare per ribadire l’onestà del suo sentimento. Dodin non concede “appigli” ai suoi straordinari attori. Pochissime musiche, scenografia essenziale, afflato romantico limitato a un paio di intensissimi momenti, poco Sturm und Drang e molto Lessing e anche Rousseau. Ma è una scelta vincente. E forse proprio per questa ragione, ancora una volta il carisma e l’autorevolezza degli attori del Maly Drama Teatr ci travolge e conquista. Da vedere. In russo con sovratitoli in italiano.