dal: 14-10-2017 al: 14-10-2017
Terminato
Piazza Cesare Beccaria, 8 - 20122 Milano
Tel: Tel. 02 36590120 - Biglietteria: 02.45388221
Orari:

Orari prossime aperture biglietteria:

7-8-11-12 settembre dalle 16:00 alle 19:00
13-14-15-16 settembre dalle 17:00 alle 20:00
17 settembre dalle 13:00 alle 16:00

indirizzo mail: biglietteria@teatrogerolamo.it

 

Prezzi: 7 - 40 €

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SCHEDA SPETTACOLO: ABRAM E ISAC, SACRA RAPPRESENTAZIONE IN CARTOON

Stagione 2017-2018
Regia di di Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo
Cast Arianna Benvenuti, Giulia Gallo e Giulia Solano
Una produzione I Sacchi Di Sabbia
Recensione di: Simone Nebbia Voto 3

Dal 13 al 15 ottobre la compagnia SACCHI DI SABBIA arriva al Teatro Gerolamo e porta
in scena quattro spettacoli in tre giorni (I 4 moschettieri in America, Abram e Isaac- sacra rappresentazione in cartoon, Dialoghi degli Dei e Sandokan o la fine dell’avventura) più una mostra dal titolo SSSHHH… I Pop-Up teatrali de I Sacchi di Sabbia.

Il secondo spettacolo in scena è Abram e Isac, sacra rappresentazione in cartoon

Tra i gruppi che meglio di altri sanno interpretare un testo, mai dimenticando la potenza scenica del mezzo teatrale, I Sacchi di Sabbia hanno un posto d’onore, cosi come onorevole e questo piccolo spettacolo offerto in occasione della tappa romana della rassegna itinerante I Teatri del Sacro: Abram e Isac, sacra rappresentazione in cartoon, traduzione figurale dei versi scritti dal poeta fiorentino del Quattrocento Feo Belcari, su lontana suggestione di Goffredo Fofi.

L’episodio biblico e assai noto, il sacrificio promesso e abortito del figlio Isacco da parte di Abramo. Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo ne offrono una versione poetica che utilizza l’animazione del libro pop-up come territorio d’azione e insieme mezzo: tre attrici compongono uno spazio scenico ridotto, come fossero tre pareti di un palco, sedute una di fronte, le altre di lato; al centro, con gesti minuti e precisi, compongono la vicenda ascoltata in audio e arricchiscono i versi di nuovo senso, stimolando altri sentimenti che si facciano a esso complementari.

Nelle mani delle tre donnebravissime anche nella partitura vocale in cui misurano l’umano e il bestiale – sale e scende una pila di libri chiusi, ma quando li aprono scopriamo al loro interno sagome a rilievo, quelle che lo stesso Guerrieri chiama “teatrino di carta”.

Tramite questo semplice disegno, dunque, nasce uno spettacolo sottile e fiabesco, capace di innescare profonde riflessioni sulla forza dell’immagine iconizzata, in ombra quando torna nel libro ma non piu eludibile, sulla scansione del tempo universale in relazione all’umano (un metronomo batte lungo l’intero spettacolo) e sul senso del sacrificio: resta il capo di Isacco su una catasta di libri, su quella legge biblica dov’era gia scritto l’arrivo da un altrove, che e qui, dell’agnello sacrificale.